Οι Ιταλοί «μιλούν» με χειρονομίες χάρη στους... Έλληνες
Οι Ιταλοί «μιλούν» με χειρονομίες χάρη στους... Έλληνες
«Γιατί οι Ιταλοί 'μιλάνε' με τα
χέρια;», αναρωτιέται
η εφημερίδα New York Times και φτάνει μέχρι την Ιταλία για να πάρει την
απάντηση. Σύμφωνα με τους ίδιους τους Ιταλούς, πίσω από τις εκφραστικές χειρονομίες
τους υπάρχει ελληνικός... δάκτυλος.
Οι Ιταλοί «μιλούν» με
χειρονομίες χάρη στους... Ελληνες.
Κάποιοι Ιταλοί
υποστηρίζουν ότι η ανάγκη έκφρασης μέσω κινήσεων των χεριών «τρέχει» στο αίμα
τους. Σύμφωνα πάντως με την καθηγήτρια Ψυχολογίας Ιζαμπέλα Πότζι, η οποία έχει
καταγράψει περισσότερες από 250 διαφορετικές χειρονομίες που χρησιμοποιούν οι
Ιταλοί στην καθημερινότητά τους, η συνήθεια αυτή αποτελεί «κληροδότημα» των
αρχαίων Ελλήνων, οι οποίοι πριν από αρκετούς αιώνες κατοίκησαν στις πόλεις της νότιας
Ιταλίας.
«Σε εκείνες τις
πολυάνθρωπες πόλεις, δημιουργήθηκε η ανάγκη στους κατοίκους να τραβήξουν την
προσοχή των συνομιλητών τους μέσω των χειρονομιών», λέει η καθηγήτρια μιλώντας
στους New York Times.
Οι χειρονομίες αυτές
επιβίωσαν μέσα στους αιώνες περνώντας από γενιά σε γενιά ενώ, σε κάποιες
περιπτώσεις αποδείχθηκαν πιο ανθεκτικές ακόμη κι από την ίδια τη γλώσσα.
«Υπάρχουν κάποια πράγματα
που δεν μπορούν να εκφραστούν το ίδιο καλά με λέξεις», υποστηρίζουν οι Ιταλοί.
Γι' αυτές τις περιπτώσεις, υπάρχουν οι χειρονομίες.
Πηγή: ethnos
Italiani, l'arte del linguaggio dei gesti.
Il Nyt: "Parlate con le mani come con la voce"
La
corrispondente da Roma del quotidiano Usa racconta come in Italia sia nato un
linguaggio universale - riconosciuto e interpretabile - impiegando braccia e mani. Con un video e
gif animate di TIZIANO TONIUTTI: “Italiani, l'arte del linguaggio dei gesti”.
Il Nyt: "Parlate con le mani come con la
voce"
UN VERO e proprio tutorial di gesti,
come quelli che impazzano su Youtube per le lingue straniere, le ricette e il
make up. Il New York Times parla dell'Italia e lo fa con un video, un
prontuario multimediale per illustrare al mondo come gesticolano gli italiani.
Per raccontare come impiegando braccia e mani, abbiano creato un linguaggio
universale, riconosciuto e interpretabile. Esportato nel pianeta come i
migliori prodotti del made in Italy.
Insieme al
video c'è un articolo di Rachel Donadio, la corrispondente da Roma del
quotidiano. Che apre il pezzo così: "Nel grande teatro all'aperto che è
Roma, i personaggi parlano con le mani almeno quanto con la bocca". Mentre
nel video scorrono gesti difficili da non riconoscere, quando non proprio
scolpiti nel nostro Dna: le quattro dita
unite che toccano il pollice, mentre il polso bascula e il braccio si volge
all'interlocutore, un modo per dire "che vuoi da me" che non ha ormai
più confini geografici. O il "non mi interessa" ottenuto facendo
scivolare la mano sotto al mento. Tutti codici assolutamente non segreti, che
Donadio dipinge colorando forse un po'. Ma che, particolare determinante, non
sono solo dell'uomo della strada, ma arrivano a definire anche il linguaggio
politico. Le corna immortalate in un famoso scatto di Silvio Berlusconi sono
ormai nell'immaginario collettivo, ma gli americani ricordano certamente bene
il vorticare delle mani del Cavaliere alla visione di Michelle Obama, chiaro
segno di apprezzamento. Peraltro sotto lo sguardo non accondiscendente del
legittimo consorte.
Il NYT parla di Berlusconi come di "un famoso gesticolatore", e
ricorda le mani intrecciate posate sulla scrivania di Giulio Andreotti:
"Un sottile segnale di deterrenza, che indicava il tremendo potere che il
sette volte primo ministro avrebbe potuto dispiegare se fosse stato necessario".
Gesti sì ma anche postura quindi, parole espresse con il corpo e non solo
semplici segnali. E nonostante le licenze non proprio poetiche concesse a
questo linguaggio anche in contesti internazionali, Donadio ci perdona: gli
italiani muovono mani e braccia con "invidiabile, elegante
coordinazione". Per enfatizzare il discorso in una conversazione, parlando
al telefono o mentre fumano, perfino nel caos del traffico all'ora di punta.
Isabella Poggi, psicologa a Roma Tre, ha identificato circa 250 gesti che gli
italiani utilizzano abitualmente, per enfatizzare, ma anche per comunicare non
verbalmente. E sottolineare intenzioni, auspici, minacce, disperazione,
orgoglio o vergogna. Sono azioni dagli schemi innati, che i connazionali di
Dante hanno nel sangue. E che hanno affinato in tempo difficili: una teoria
sostiene che gli italiani li hanno sviluppati negli anni delle occupazioni
straniere (austriaci, francesi, spagnoli tra quattordicesimo e diciannovesimo
secolo) come modo di comunicare senza farsi capire dai nuovi padroni. Secondo
Adam Kenton, direttore della rivista Gesture, città sovrappopolate come Napoli
potrebbero essere state la culla del gesticolare italiano: "Un modo per
attirare l'attenzione usando anche il corpo". Mentre la Poggi ricorda la tesi
dell'archeologo dell'ottocento Andrea De Iorio, che aveva trovato analogie tra i gesti contemporanei e quelli usati dalle
figure dipinte sui vasi greci. Questo perché anche con il passare di
secoli, "I gesti cambiano meno delle parole", sottolinea la studiosa.
Ma le leggi sì: si registrano casi in cui un giudice ha dato ragione a chi
accusava una controparte di gesticolare in maniera non accettabile al suo
indirizzo, in pubblico: "La strada non è casa propria", dice la
Corte. Ma con un semplice gesto, il mondo intero può diventare la casa degli
italiani.
Πηγή: repubblica
ΔΕΙΤΕ το βίντεο με τις πιο δημοφιλείς ιταλικές χειρονομίες!
(Gli italiani parlano con le mani. Il videodizionario)
ΕΔΩ θα βρείτε ένα βίντεο που παρουσιάζει ολόκληρη συζήτηση μόνο με χειρονομίες και ιταλικούς υπότιτλους!
In : Ιστορία & Πολιτισμός (storia e civiltà)
Tag: "οι ιταλοί μιλούν με χειρονομίες χάρη στους... έλληνες"