Μεσαιωνικό χειρόγραφο βρέθηκε στην Μπολόνια (η πιο αρχαία Torah)
Χειρόγραφο του 12ου αι. με την Πεντάτευχο (Torah) βρέθηκε στην Μπολόνια
Ένα ιστορικό
χειρόγραφο βρέθηκε τυχαία στο
πανεπιστήμιο της Μπολόνια. Περιλαμβάνει τα πρώτα πέντε βιβλία της Παλαιάς
Διαθήκης
Ένα μεσαιωνικό χειρόγραφο της Τορά, που πιστεύεται ότι είναι το παλαιότερο του
είδους του που σώζεται μέχρι σήμερα, βρέθηκε κατά τύχη στα αρχεία της
βιβλιοθήκης ενός ιταλικού πανεπιστημίου.
Ο μεσαιωνικός πάπυρος, μήκους 36 μέτρων και πλάτους 64 εκατοστών, περιέχει την
Πεντάτευχο, δηλαδή τα πέντε πρώτα βιβλία της Παλαιάς Διαθήκης. Βρέθηκε από τον
καθηγητή Μάουρο Περάνι, του Πανεπιστημίου της Μπολόνια, ο οποίος
καταλογογραφούσε μια συλλογή εβραϊκών χειρογράφων.
Κάποιος βιβλιοθηκάριος το 1889 είχε λανθασμένα θεωρήσει ότι το χειρόγραφο ήταν
του 17ου αιώνα. Η χρονολόγησή του με τη μέθοδο του άνθρακα όμως έδειξε ότι
ανάγεται στην περίοδο 1155-1255.
Σε ανακοίνωσή του το πανεπιστήμιο αναφέρει ότι δεν γνωρίζει πώς περιήλθε στην
κατοχή του το έργο αυτό.
Το Πανεπιστήμιο της Μπολόνια διεκδικεί
τον τίτλο του παλαιότερου δυτικού πανεπιστημίου αφού πιστεύεται ότι ιδρύθηκε το
1088.
(Πηγή: ΑΠΕ)
Corriere
della Sera : Bologna, scoperta la più antica Torah del mondo
ERA NELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA
Bologna, scoperta la più antica Torah del mondo
Catalogato
come modesto manoscritto del XVII secolo, in realtà era stato compilato 850
anni fa.
Era lì, in un archivio, da secoli. Quasi dimenticato. Certamente non
considerato quanto avrebbe dovuto. Perché un «tesoro» come il rotolo della
Torah — la Bibbia ebraica — conservato alla biblioteca dell’Università di
Bologna meritava ben altro. Come ha infine compreso il professor Mauro Perani:
catalogato come un modesto manoscritto risalente al XVII secolo, in realtà
sarebbe stato compilato all’incirca 850 anni or sono. E dunque si tratterebbe
del più antico rotolo completo del mondo. Un reperto dal valore immenso,
culturale e non solo.
PENTATEUCO
— Da millenni, gli ebrei leggono brani della Torah, ovvero i cinque libri
mosaici (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio: il Pentateuco) durante
le funzioni del sabato in sinagoga e in altre festività. I testi sono
manoscritti e realizzati in forma di rotolo che viene via via «aperto» per
seguire il racconto biblico. Il documento, chiamato «Rotolo 2», che il
professor Perani, ordinario di Ebraico presso il Dipartimento di Beni culturali
dell’Ateneo felsineo (sede di Ravenna), stava esaminando è di morbida pelle
ovina (lungo 36 metri e alto 64 centimetri) ed era stato precedentemente
identificato da un bibliotecario, Leonello Modona, ebreo di Cento (siamo alla
fine dell’Ottocento), come probabilmente risalente al XVII secolo.
LEGAME — Il «Rotolo 2», invece,
sarebbe stato vergato in un periodo compreso tra la fine del XII secolo e
l'inizio del XIII (1155-1225): dunque risulta essere il più antico rotolo
ebraico completo della Torah oggi conosciuto. Questa scoperta sembra voler
riconfermare il legame che unisce a filo doppio Bologna e la Torah: nella città
di Bo-lan-yah (pronuncia dialettale che in ebraico significa: «In essa alloggia
il Signore») fu stampata nel 1482 la prima edizione del Pentateuco ebraico e,
oggi, a Bologna, si scopre il più antico rotolo della Torah fin qui ritrovato.
«SCRITTURA GOFFA» — Come sia
arrivato a Bologna, confessa la direttrice della biblioteca Biancastella
Antonino, resta un mistero. In ogni caso l’istituto universitario sta mettendo
in atto le dovute precauzioni per conservarlo e custodirlo. Sarà fotografato,
sezione per sezione, e reso disponibile per gli studi in forma digitale. Ma
come è stato scoperta la vera «età» del Rotolo? Nella prima catalogazione
veniva messa in evidenza da Modona la «scrittura goffa» del documento.
Nell’esaminarla per il nuovo catalogo della biblioteca, in via di stampa, il
professor Perani si è accorto che «la grafia era molto antica e di origine
orientale», probabilmente in stile babilonese, uno stile utilizzato ben prima
di quanto ritenuto al momento dell’ultimo «esame», nel 1889.
SOSPETTI — In contatto con i massimi
esperti al mondo di ebraismo, il docente ha avuto conferma dei suoi sospetti.
Tutti gli studiosi sono stati d’accordo nel datarlo tra l’XI e il XIII secolo,
ha spiegato Perani. Sono state eseguite anche due prove al Carbonio 14, una
all’Università del Salento e una in un laboratorio americano, che hanno
confermato la datazione. Tra l’altro, ha detto ancora il docente, «il testo non
rispetta le regole di Maimonide, che nel XII secolo fissò in maniera definitiva
tutta la normativa rabbinica relativa alla scrittura del Pentateuco». Nella
Torah «bolognese», quindi, «ci sono lettere e segni assolutamente proibiti»
dopo la codificazione di Maimonide. Ad oggi i rotoli «sono molto rari perché i
manoscritti — ha concluso Perani — quando sono rovinati perdono la loro
santità, non possono più essere usati per le funzioni religiose e quindi
vengono seppelliti». Per fortuna non è capitato al «tesoro ebraico» di Bologna.
(Paolo Salom)
Πηγή: Corriere della
Sera
ANSA
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