Ιταλία: 13χρονος θα οδηγούσε 800 χιλ. για να βρει τους γονείς του

Ένα αγόρι, μόλις 13 χρονών ξεκίνησε ένα μεγάλο ταξίδι, από την Ιταλία στην Πολωνία, για να βρει τους βιολογικούς του γονείς!
Το αγόρι που ζει στην Ιταλία με τους θετούς του γονείς, «δανείστηκε» την ακριβή Μερσέντες του πατέρα του και διένυσε περίπου 800 χιλιόμετρα στην προσπάθειά του να βρει την βιολογική του οικογένεια στην Πολωνία, ανακοίνωσαν το Σάββατο οι αστυνομικές αρχές της Ιταλίας.

«Οι βιολογικοί του γονείς βρίσκονται στην Πολωνία και από ότι μας είπε προσπαθούσε να βρει και να συναντήσει την αδελφή του», δήλωσε εκπρόσωπος της ιταλικής αστυνομίας.
Όπως μετέδωσαν τα Μέσα Μαζικής Ενημέρωσης, το αγόρι είχε φιλονικήσει με τη θετή του μητέρα το μεσημέρι της Πέμπτης και όπως είπε στην αστυνομία αργότερα, αναγνώρισε το λάθος του.
Το αγόρι ξεκίνησε το ταξίδι του το απόγευμα της Πέμπτης από την πόλη Πεντερόμπα στη βόρεια Ιταλία, έχοντας μόλις 200 ευρώ στην τσέπη του και οδήγησε για σχεδόν 24 ώρες προτού το σταματήσει η γερμανική αστυνομία σε αυτοκινητόδρομο κοντά στη Λειψία.
Ο 13χρονος επέστρεψε στους θετούς του γονείς με συνοδεία αστυνομικών.
Πηγή: pelop

Treviso, 13enne scappa con l'auto del padre: fermato in Germania dopo fuga di mille km
Il ragazzo, appassionato di motori ed esperto nella guida di go-kart, dopo una lite con la famiglia adottiva aveva deciso di andare a trovare la sorella naturale in Polonia, il suo paese d'origine. La sua corsa, registrata dalle telecamere autostradali, si è conclusa vicino a Lipsia
TREVISO - Per quasi 24 ore ha fatto completamente perdere le sue tracce. Ma il ragazzino 13enne di Pederobba, Treviso, fuggito dalla casa della famiglia adottiva ieri pomeriggio con la Mercedes del padre, è stato ritrovato. Sta bene. Con l'auto è riuscito a raggiungere Moisburg, nei pressi di Lipsia, guidando tutta la notte e senza farsi raggiungere.
Alla fine è stata la polizia tedesca, dopo averlo individuato con le telecamere sulle autostrade, a segnalare la sua posizione all'Interpol. A quel punto è stata avvisata la famiglia italiana adottiva e i genitori sono partiti per la Germania per andare a riprenderlo. Adottato due anni fa da un paese dell'est Europa, il ragazzo voleva tornare a casa. Sentiva la mancanza della sorella e degli amici, ha raccontato alla polizia la madre: "Li contattava con Internet".
A fargli prendere la decisione è stata una lite avuta nel pomeriggio di ieri con la madre e il fratello adottivo. Il tredicenne, appassionato di motori ed auto ed esperto guidatore di go-kart, ha preso le chiavi della Mercedes R del genitore, un imprenditore, ed ha imboccato l'uscita dal cortile di casa. Da quel momento non è stato più visto. I carabinieri di Montebelluna lo hanno cercato con diverse pattuglie, ma per una notte intera non si è avuta alcuna notizia del ragazzino.
La sua famiglia italiana è rimasta in ansia fino a stamattina quando è arrivata la telefonata dell'Interpol: gli agenti comunicavano che la fuga del ragazzo, grazie all'identificazione dell'auto, era stata interrotta da una pattuglia della polizia autostradale a Moisburg, non lontano da Lipsia, a quasi mille chilometri da casa e a circa 200 dal confine con la Polonia, la meta del suo sogno.
Capelli biondi, occhi azzurri, un'intelligenza superiore rispetto ai suoi tredici anni, il ragazzo è stato adottato qualche anno fa da un’agiata coppia di cinquantacinquenni trevigiani, imprenditore lui, artigiana lei, dopo l'allontanamento dai familiari polacchi, alle prese con una difficile situazione socioeconomica. Da loro, comunque, e soprattutto dalla sorella, ha deciso di tornare dopo il litigio. E' partito senza portarsi dietro altro che 200 euro in contanti e i documenti. Ha guidato tutta la notte, senza preoccuparsi neppure di mangiare pur di raggiungere la sua meta in fretta, fermandosi solo una volta per rifornire l'auto.
A Moisburg, però, una pattuglia lo ha identificato e l'ha fermato. Il giovane probabilmente non aveva intenzione di ritornare in Italia: aveva lasciato il cellulare a casa e disattivato il suo profilo su Facebook quasi a voler rendere più ardua la possibilità di rintracciarlo.(11 gennaio 2013)
Πηγή; repubblica

Scappato per nostalgia di casa Era adottato da due anni

I carabinieri escludono responsabilità da parte dei genitori dell’allontanamento del minore .
Non vi sarebbe alcuna responsabilità da parte dei genitori in relazione all’allontanamento del 13enne di Pederobba (Treviso), ieri pomeriggio, fuggito a bordo dell’automobile del padre. Il ragazzo, di origine polacca, era stato adottato due anni fa ma aveva continuato a mantenere rapporti su internet in particolare con la sorella, che vive in patria. La madre adottiva, che al momento della partenza improvvisa del giovane si trovava in casa, secondo i carabinieri non è sospettabile di abbandono di minore.
Gli investigatori italiani, inoltre, ritengono che l’allontanamento non sia stato un gesto impulsivo ma piuttosto progettato con anticipo per riavvicinarsi alla famiglia di origine, dato che il ragazzo si sarebbe fermato lungo la strada a rifornirsi di benzina e, al momento di essere intercettato, aveva ancora denaro contante per circa un centinaio di euro. Non viene esclusa l’ipotesi che la fuga in Polonia sia stata suggerita e supportata da un «basista» nel paese d’origine.
Il ragazzo, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato assegnato a nuovi genitori italiani nel 2010 non perché orfano ma a causa della difficile situazione socioeconomica del nucleo familiare originario.
I genitori partiti per Lipsia «Lo riportiamo a casa»
Il giovane sarebbe stato individuato durante il suo viaggio da alcune telecamere autostradali .
Sono partiti per la Germania per andare a riprendersi il figlio fuggitivo, i genitori del 13/enne allontanatosi ieri da casa con l’auto del padre al termine di un litigio in famiglia.
Il ragazzino, che era stato adottato due anni fa da un paese dell’est, voleva probabilmente tornare alle sue origini. Da qualche tempo aveva detto, come ha riferito la mamma ai giornalisti, di sentire la mancanza della sorella.
Da quanto si è appreso in ambienti investigativo il giovane sarebbe stato individuato durante il suo viaggio da alcune telecamere autostradali.
Πηγή: tribunatreviso.gelocal